Guide

Omaggi Natalizi 2025: Deducibilità Solo con Pagamenti Tracciati e Nuove Regole Fiscali

Omaggi natalizi 2025: deducibilità ammessa solo con pagamenti tracciati. Regole, limiti, casi particolari e spese per cene aziendali.

Introduzione

Per il Natale 2025 cambiano le regole fiscali relative alla deducibilità degli omaggi natalizi aziendali.

Rispetto allo scorso anno, la deduzione è subordinata alla modalità di pagamento, che deve essere obbligatoriamente tracciata.

La norma coinvolge anche le spese di rappresentanza sostenute all’estero e introduce chiarimenti importanti sul valore unitario degli omaggi, sui beni autoprodotti e sulle spese per cene aziendali con i dipendenti.

In questa guida analizziamo in modo completo cosa cambia, come adeguarsi e quali errori evitare.

Omaggi natalizi deducibili solo con pagamenti tracciati

La novità più rilevante riguarda la modalità di pagamento: gli omaggi acquistati in contante non sono più deducibili.

La deduzione è riconosciuta solo se il pagamento avviene tramite:

  • bonifico;
  • carta di credito/debito;
  • strumenti digitali di pagamento;
  • altri sistemi tracciabili previsti dalla normativa.

L’obiettivo è uniformare le spese di rappresentanza agli obblighi di tracciabilità già vigenti per altre categorie di costi aziendali e aumentare la trasparenza fiscale.

Nota importante: l’obbligo di tracciabilità non è limitato alle spese sostenute in Italia: vale anche per gli omaggi acquistati all’estero.
Non si applica invece alle spese di trasferta, che restano escluse dal vincolo.

Come si determina il valore unitario dell’omaggio

Ai fini della deducibilità, per stabilire se un omaggio rientri nei limiti previsti per le spese di rappresentanza, occorre considerare l’omaggio nel suo complesso e non i singoli beni che lo compongono.

Esempio pratico

Un cesto natalizio composto da:

  • prodotto A: 20 €
  • prodotto B: 20 €
  • prodotto C: 20 €

Il valore dell’omaggio non è 20 euro per ciascun bene, ma 60 euro complessivi.

Pertanto, l’intero cesto viene valutato come un unico omaggio e si applicano i limiti previsti per le spese di rappresentanza generali.

Questo principio evita artificiose suddivisioni del valore e garantisce un calcolo coerente con lo spirito della norma.

Omaggi autoprodotti: quale valore assumere

Se l’impresa regala beni di propria produzione, la deducibilità segue una regola diversa.

In questo caso, l’omaggio deve essere valorizzato in base al valore di mercato, non al costo di produzione o al costo interno sostenuto dall’azienda.

Ciò significa che:

  • se un’azienda alimentare regala panettoni di propria produzione, il valore dell’omaggio sarà pari al prezzo di vendita,

  • se un artigiano dona un manufatto realizzato internamente, si considera il valore normale di mercato.

Questo criterio rende omogeneo il trattamento fiscale tra omaggi acquistati e omaggi autoprodotti.

La norma riguarda solo i beni, non i servizi

La disciplina fa espresso riferimento ai beni distribuiti gratuitamente di modico valore.

Di conseguenza, i servizi omaggiati non rientrano nella stessa disciplina e seguono regole differenti.

Esempi di servizi esclusi:

  • buoni per consulenze;
  • gift card per attività non materiali;
  • servizi esperienziali regalati a clienti o fornitori.

Per tali spese non si applicano i limiti previsti per le spese di rappresentanza sui beni.

Cene natalizie con i dipendenti: limiti di deducibilità

Le cene natalizie aziendali, pur non essendo considerate spese di rappresentanza, sono deducibili entro un limite specifico:

 fino al 5 per mille delle spese per prestazioni di lavoro dipendente.

Ciò significa che l’azienda deve verificare il totale annuo del costo del personale per determinare l’importo massimo deducibile.

Esempio:

  • costo del personale annuo: 200.000 €
  • limite deducibile cene natalizie: 200.000 × 5‰ = 1.000 €

Importi superiori non sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi.

Hai dubbi sulla deducibilità degli omaggi o sulle spese natalizie aziendali? Ti aiutiamo a verificare i limiti di deduzione, la corretta tracciabilità dei pagamenti e la classificazione fiscale degli omaggi.
Evita errori e massimizza i benefici fiscali.

Morale

Gli omaggi natalizi 2025 sono deducibili solo se pagati con strumenti tracciabili e devono rispettare i limiti tipici delle spese di rappresentanza.

Conoscere le regole aiuta imprese e professionisti a pianificare correttamente le spese festive ed evitare perdite di deducibilità.

FAQ – Domande frequenti

1. Posso dedurre un omaggio pagato in contanti?

No. Dal 2025 gli omaggi pagati in contante non sono deducibili.

2. Come valuto un cesto natalizio composto da più prodotti?

Come un unico omaggio, prendendo il valore complessivo del cesto.

3. Le cene natalizie con i dipendenti sono spese di rappresentanza?

No, ma sono deducibili entro il limite del 5 per mille del costo totale del personale.

Conclusione

La normativa 2025 sugli omaggi natalizi introduce regole più stringenti ma anche più chiare.

Pagamenti tracciabili, corretta valorizzazione degli omaggi e attenzione ai limiti di deducibilità sono essenziali per evitare contestazioni.

Una gestione accurata consente all’impresa di beneficiare pienamente delle opportunità fiscali legate alle festività.

 

Vuoi sapere quali omaggi sono deducibili e come documentarli correttamente? Contattaci: analizziamo le tue spese natalizie e ti guidiamo nella gestione contabile più vantaggiosa.

Guide Correlate

Compenso Amministratori: Come Garantirne la Deducibilità Fiscale ed Evitare Contestazioni

Introduzione Il compenso degli amministratori è uno dei temi più delicati nella gestione societaria, perché una delibera formulata in modo incompleto o tardivo può rendere il costo indeducibile fiscalmente. La Cassazione, con un orientamento costante, ribadisce l’obbligo di una delibera assembleare preventiva, chiara e completa, che definisca l’ammontare del compenso. In questo articolo analizziamo

Leggi la guida

Perdite su Crediti da Transazione: Quando Sono Deducibili Secondo la Cassazione

Introduzione La deducibilità delle perdite su crediti derivanti da una transazione con il debitore torna al centro dell’attenzione con l’ordinanza n. 27096 del 9 ottobre 2025 della Corte di Cassazione. La Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale: la perdita è deducibile solo quando esistono elementi oggettivi, certi e precisi, che dimostrano la convenienza economica della

Leggi la guida