Dichiarazione dei redditi Regime Forfettario, ciò che c’è da sapere [2024]

La dichiarazione dei redditi è un documento fiscale fondamentale per ogni contribuente, poiché permette di comunicare all’Agenzia delle Entrate i propri redditi e le spese sostenute durante l’anno precedente.

Dichiarazione dei redditi 2024

Una dichiarazione accurata e completa può aiutarti a risparmiare soldi ed a evitare problemi con il fisco.

La Dichiarazione dei Redditi assume denominazioni differenti in funzione delle caratteristiche del contribuente che presenta il modello:

  • Modello 730, per i dipendenti pubblici e privati (e i pensionati);
  • Modello Unico PF per le persone fisiche titolari di Partita IVA.
  • Ci sono anche altre dichiarazioni che riguardano imprese, società di capitali ed enti non commerciali ma di cui non ci occuperemo in questo approfondimento.

Se sei titolare di Partita IVA in Regime forfettario, è necessario comunicare ogni anno all’Agenzia delle Entrate il reddito relativo all’anno precedente, per sapere l’importo netto delle tasse da versare. Per effettuare questo calcolo è importante essere a conoscenza:

  • della percentuale di tasse da pagare, al 5% se rientri nei primi 5 anni di attività altrimenti 15%;
  • codice ATECO relativo alla tua attività;
  • coefficiente di redditività (cambia in funzione del codice ATECO);
  • importo dei contributi previdenziali pagati l’anno precedente, da sottrarre al reddito lordo.

Dichiarazione dei redditi 2024, un esempio concreto di calcolo

Marta è una Graphic Designer che ha aperto la Partita IVA 3 anni fa, quindi gode della tassazione al 5% per i primi 5 anni. Nel corso dell’anno ha incassato 25.000 Euro e il suo coefficiente di redditività è del 78%; inoltre l’anno precedente aveva versato 2.500 Euro di contributi previdenziali. Per il calcolo delle tasse da pagare si procede così:

  • imponibile: (25.000/100)*78= 19.500-2.500= 17.000 Euro;
  • tasse da pagare: (17.000/100)*5= 850 Euro.

A questo importo (850 Euro) si aggiunge il calcolo dei contributi che varia in base al tipo di attività svolta:

  • il libero professionista con una cassa previdenziale si adegua agli importi stabiliti da quest’ultima (esempio ENPAP Psicologi al 10% + 2% di contributi obbligatori per spese dell’Ente);
  • lavoratore autonomo senza cassa di previdenza, in questo caso bisogna iscriversi alla gestione separata INPS che prevede una percentuale contributiva del 26,23% per il 2024;
  • artigiano o commerciante, in questo caso si pagheranno i contributi fissi trimestrali (e quelli variabili in dichiarazione dei redditi solo se viene superato il minimale reddituale stabilito annualmente dall’INPS).

Dichiarazione dei redditi 2024 scadenza

La scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate se sei una partita iva in regime forfettario è il 30 settembre 2024; tuttavia è importante iniziare a muoversi già alcuni mesi prima, in quanto ci sono alcune date di scadenza per il pagamento delle tasse:

  • 30 giugno, con pagamento del saldo 2023 e acconto 2024;
  • 30 novembre, con pagamento secondo acconto 2024.

Gli importi riferiti alla scadenza del 30 giugno possono anche essere rateizzati, dilazionandoli fino ad un massimo di 5 rate mensili da versare entro novembre. Un‘altra possibilità è quella di pagare gli importi del 30 giugno in ritardo (al massimo entro il 30 luglio dello stesso anni) con una maggiorazione dello 0,4%. Quindi, su un importo di 800 euro, bisogna aggiungere soli 3,20 euro per ottenere una proroga di 30 giorni. Questo strumento infatti, risulta essere molto conveniente.

Dichiarazione dei redditi online, con Yuxme Forfettario Facile si può

Il consiglio è quindi quello di muoversi con il giusto anticipo per evitare di incorrere in errori e/o sanzioni. 

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