Lavorare come cuoco a domicilio è una professione sempre più richiesta, soprattutto per eventi privati, cene esclusive o catering in piccoli contesti. Se svolgi questa attività in modo continuativo e su richiesta di più clienti, è necessario aprire la Partita IVA per essere in regola con il fisco e la normativa sanitaria.
Quando è necessario avere la Partita IVA?
Non appena l’attività di cuoco a domicilio diventa professionale e abituale, serve la Partita IVA. Anche se cucini direttamente a casa dei clienti o per eventi occasionali, la legge considera questo un lavoro autonomo, non una semplice prestazione saltuaria.
La prestazione occasionale non è sufficiente in questo caso, anche se lavori solo su prenotazione.
Qual è il codice ATECO corretto?
L’attività di cuoco a domicilio rientra generalmente nel codice ATECO 96.09.09 – Altre attività di servizi alla persona n.c.a., ma in base ai servizi offerti e all’impostazione del lavoro, si può valutare anche il codice 56.21.00 – Catering per eventi.
È importante scegliere con attenzione perché il codice ATECO influenza la tua posizione fiscale e previdenziale.
È compatibile con il regime forfettario?
Sì, il lavoro di cuoco a domicilio può rientrare nel regime forfettario, a patto che tu non superi 85.000 euro annui di fatturato e rispetti gli altri requisiti.
Il forfettario ti permette:
- tassazione agevolata (5% o 15%),
- niente IVA né ritenute,
- contabilità semplice,
- pochi adempimenti burocratici.
Un’ottima soluzione per chi avvia questa attività da solo, magari a tempo parziale o nei weekend.
Che tipo di iscrizione INPS serve?
Se operi in autonomia come persona fisica, dovrai iscriverti alla Gestione Commercianti o Artigiani INPS, versando i contributi fissi e una quota variabile se superi una certa soglia di reddito.
A seconda della modalità in cui svolgi l’attività (servizio a domicilio, preparazione in laboratorio, ecc.), potrebbe essere richiesta anche l’iscrizione alla Camera di Commercio e una SCIA sanitaria da presentare al Comune.
Ci sono obblighi aggiuntivi?
Sì, oltre alla Partita IVA è importante:
- rispettare le normative igienico-sanitarie,
- dotarsi di HACCP aggiornato,
- valutare la copertura assicurativa per responsabilità civile,
- emettere fattura elettronica con codice SDI,
- aprire una PEC professionale.
Vuoi lavorare come cuoco a domicilio ma non sai come iniziare?
Ti aiutiamo ad aprire la Partita IVA corretta, a scegliere il codice ATECO più adatto e a gestire tutti gli adempimenti fiscali e sanitari.