Errori più Comuni
- Dimenticare l’iscrizione INPS: Molti credono che basti aprire la partita IVA. In realtà serve anche l’iscrizione all’INPS: senza, rischi sanzioni e conguagli.
- Confusione sulle tasse: Il mito del “non pago nulla sotto 85.000 €” è falso: si paga sempre l’imposta sostitutiva (5% o 15%) più i contributi previdenziali.
- Fatture senza diciture obbligatorie: Il forfettario non applica IVA e ritenuta d’acconto, ma deve inserire specifiche diciture. Ometterle è un errore frequente.
- Incassi vs Fatturato: Nel forfettario conta il fatturato emesso, non quanto incassi realmente.
- Fatture Estere e Intrastat: Con clienti esteri è facile dimenticare comunicazioni o codici. Questo porta multe salate.
Se hai appena aperto partita IVA in regime forfettario, una consulenza iniziale ti evita errori che spesso diventano costosi nel tempo.
FAQ
- Posso emettere fattura con IVA da forfettario?
No, sarebbe un errore grave. - Se dimentico l’iscrizione INPS cosa succede?
Pagherai contributi arretrati e potresti ricevere sanzioni. - Gli Intrastat sono obbligatori per tutti i forfettari?
Solo se superi certe soglie o fai particolari operazioni.
Conclusione
Il regime forfettario è semplice, ma non improvvisato. Evitare gli errori tipici significa partire col piede giusto e non trasformare un’opportunità in un incubo fiscale.
Un check-up fiscale con un esperto all’inizio dell’attività è l’investimento più intelligente per non commettere errori banali.